Uomo politico socialista francese. Libero pensatore appartenente all'ala
sinistra del movimento blanquista, fu uomo di notevole statura intellettuale e
diresse insieme con Blanqui il periodico "Ni Dieu, ni maitre". Aveva ventisette
anni all'epoca della Comune di Parigi di cui fu uno dei capi, particolarmente
attivo in campo militare e operò col grado di generale. Dopo la sconfitta
della Comune, riuscì a rifugiarsi in Svizzera da dove raggiunse
successivamente Londra, assumendovi la direzione del gruppo blanquista facente
capo al
Comitè central révolutionnaire. Insieme con E.
Vaillant diresse l'"Homme libre" e dopo l'amnistia concessa ai comunardi
continuò la sua attività politica in Francia come uno dei massimi
dirigenti del Blanquismo (Roncey 1844 - Parigi 1888).